Sembra poco probabile che i nostri conti dissestati ed i 1.966 (a maggio) miliardi di euro di debito pubblico siano la prima preoccupazione della classe politica italiana attualmente intenta a rimuginare sulla miglior data per andare ad elezioni. Peraltro quel debito e gli interessi sul debito periodicamente scadono e vanno rinnovati quindi abbiamo, per chi sia interessato a questo particolare aspetto, pensato di riportare la tabella uscita sul blog del Financial Times Alphaville (tratta da dati Bloomberg):
Come si vede in primavera, quando è previsto lo scioglimento naturale delle camere, ci attende un mese relativamente tranquillo in aprile, mentre febbraio come nel 2012 è un mese con un alto numero di aste di titoli pubblici ed aprile è nella media.
Il prossimo ottobre, periodo possibile per elezioni anticipate nel caso in cui la riforma elettorale “fantasma” si trasformasse in realtà, è uno dei mesi della seconda parte dell’anno in cui più consistente sarà il rinnovo delle scadenze, mentre novembre da questo punto di vista sarà davvero un periodo “morto” per chi al Ministero del Tesoro si occupa dei collocamenti.